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La Storia

1930 L'asilo terminato e già abitato dalle suore.

Per "onorare la memoria dei suoi gloriosi concittadini caduti nella guerra europea 1915-1918", la popolazione di Valmareno scelse, anziché erigere un monumento vero e proprio, magari un'opera architettonica in stile militaresco come tante furono realizzate in quegli anni nelle piazze dei nostri paesi, di realizzare un'opera socialmente più utile e proficua: la costruzione di un asilo infantile.La cronaca parrocchiale ci informa che nel 1921 iniziò la sottoscrizione "pro asilo erigendo". Il parroco di Valmareno, indisse una questua tra la popolazione e ogni domenica sei fanciulli andavano di casa in casa a raccogliere le offerte. In seguito, si formò un vero e proprio Comitato, furono organizzate recite teatrali, lotterie e pesche di beneficenza. Tanti privati concorsero nel mettere a disposizione qualcosa ma si poterono ringraziare anche uomini politici ed ecclesiastici, banche, enti, istituzioni, alcune delle quali poi per molti anni continuarono as erogare contributi a favore dell'asilo.Ma al di la di queste attività tutto il paese si mobilitò per la costruzione dell'asilo e anche in seguito, ciascuno, secondo le sue possibilità, dette il proprio contributo.Gli uomini disponibili preparavano il cantiere con materiali che erano serviti a costruire anche tutte le case del paese: le pietre delle cave delle nostre montagne e dei nostri pendii rocciosi, fatte rotolare spesso fin giù in paese dalle montagne e poi trasportate con carri agricoli trainati dai buoi dei mezzadri o dalle mucche dei contadini piccoli proprietari; il legname necessario per le coperture del tetto, ottenuto dai castagni, larici e abeti dei nostri boschi, la sabbia grossa per la malta passata manualmente alla griglia nelle cave di Follina.I lavori edili veri vennero eseguiti da personale qualificato debitamente registrato nel "Libro Paga Quindicinale". Nel corso di circa otto anni si arrivò al termine, non senza difficoltà: due anni di siccità avevano portato una netta diminuzione delle offerte e il fallimento della Banca Agricola di Vittorio Veneto aveva causato un grave ammanco nelle già ristrette finanze per l'ente.Terminato l'edificio fu possibile arredarlo, ancora una volta, grazie alle generose oblazioni. Allora non erano molte le necessità. Furono sufficienti una cattedra, un tavolo, qualche attaccapanni e una stufa per scaldare l'aula. L'inaugurazione che ebbe luogo il 28 ottobre 1930, rappresentò per l'intera comunità una tappa importante. E fu festa, una festa attesa da tempo e preparata nei minimi dettagli, furono invitate le famiglie dei caduti in guerra e poi le varie autorità.

E' possibile ordinare il volume "Storia di Valmareno" realizzato in occasione dei 80 anni della scuola dell'infanzia 

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